Cultura attribuita ai popoli semiti o asiatici (detti
Cananei) che abitarono la Palestina prima che gli Ebrei conquistassero la
"terra promessa", chiamata allora Canaan. La
c.c., detta anche
civiltà palestinese pre-ebraica, ha una fisionomia alquanto
complessa, poiché si riferisce a un vasto mosaico di popoli e si estende
dall'Età del Bronzo fino all'inizio dell'Età del Ferro (dal 3000
a.C. circa fino alla fine del secondo millennio a.C.). Per tutto questo lungo
periodo la Palestina fu suddivisa in un considerevole numero di regni (o di
tribù) senza mai costituire un vero Stato unitario. Grande influenza su
tali centri ebbero le due grandi civiltà mesopotamica ed egizia che la
dominarono anche dal punto di vista politico. La civiltà mesopotamica si
impose per prima su quella di Canaan con la fase culturale nota come
Gemdet
Nast, grazie alla quale si produsse in Palestina un tipo di ceramica
decorata a fasci di linee oblique o verticali. Con il sopravvenire
dell'influenza egizia a questo tipo di manufatti si sostituì una ceramica
con motivi assai più ricchi e vivaci, generalmente su fondo color
mattone, a ingubbio. Su fondo nero o rosso, con motivi decorativi a spirale, fu
invece quella attribuita al Bronzo Antico III detta
ceramica di Khirbet
Kerak. Di questo periodo sono anche alcune stele scolpite a figura, come il
prezioso esemplare conservato al Louvre sotto il nome di
stele di Shihan.
A partire dal 2000 a.C. oltre all'influenza egizia del Medio Regno, Canaan
risentì enormemente anche di quella babilonese: le città
circondate da mura altissime racchiudenti palazzi e templi, le ricche
suppellettili, spesso d'oro e d'argento, ricordano i fasti di Hammurabi. Tutto
questo fiorire di civiltà si spense con l'invasione degli Hyksos diretti
a conquistare l'Egitto; la
c.c. riprese solo dopo la cacciata degli
stessi Hyksos dalle terre bagnate dal Nilo. E fu una ripresa assai brillante,
durata dal 1500 al 1200 a.C. circa; architettura, scultura, palazzi, acropoli,
templi delle città di Gezer, di Megiddo, di Lachish, di Táannak,
ecc. rivelano una grande influenza egizia ispirata, a sua volta, a certe
costruzioni palestinesi dette
migdol, le famose "torri da guerra", per la
realizzazione delle cosiddette "porte alte" di alcuni templi faraonici. Nello
stesso periodo Canaan risentì anche dell'influsso cretese-miceneo e
cipriota. Tipici manufatti dell'epoca sono le placchette di Astarre di ceramica,
rappresentanti una divinità femminile nuda e recante un giglio in
mano.